“Le fiabe sono vere. La fiaba siamo noi.”, quando ho letto queste parole di Lella Bellocchio, psicologa e scrittrice, ho sentito il profumo della newsletter insieme.
Sono fiabe appunto, ma anche romanzi, libri, serie tv, film, racconti di vita. Quelle storie su cibo e corpo che, nel tempo, ci sono entrate dentro e che portiamo addosso, come sulla pelle. Diventano così finestre: noi vogliamo entrarci, camminarci attraverso, leggere, riscrivere.
Per portare sempre più profondità, piacere, libertà nel tuo rapporto con il cibo e il corpo.
Di solito scrivo due venerdì al mese all’alba, così da poterti godere questo momento con una tazza di tea caldo tra le mani: un incontro regolare che ti dia il tempo di respirare, assaporare ogni parola, lasciar crescere.
Partiremo da storie, è vero, ma saranno un punto d’inizio per condividere con te:
…che ti aiutino a ritrovare un rapporto nel cibo e nel corpo sempre più consapevole, sereno, libero. In cui sentirti bene. Per il tuo spazio personale o professionale.
Parleremo di fame, sazietà, piacere, benessere, salute, peso, ma anche corpo, cultura della dieta, ideale di magrezza e bellezza… Intrecciando strumenti diversi, gli stessi che trovi nello spazio di lavoro insieme: dietetica, Intuitive Eating, mindfulness, filosofia, storia, sociologia. Insomma, un mix di scienza e sguardo umanistico.
Qua e là troverai consigli di lettura, profili da seguire, cose che ho amato e che potrebbero interessarti. Ci saranno pause, ferie, ma anche disponibilità per i percorsi insieme, novità, doni a sorpresa.
Ti faccio una promessa: mi impegnerò a scriverti con sincerità, umanità, vulnerabilità. Perché questo sia uno spazio autentico e sicuro. In cui ti possa sentirti accoltə e mai sbagliatə.
Una newsletter da leggere con un tea caldo, al risveglio, come ultima coccola della settimana per ritrovare un rapporto nel cibo e nel corpo sempre più consapevole, sereno, libero.
Sono Giada, dietista non prescrittiva con due anime: una da scienziata e una più umanistica. Nel lavoro queste due metà si intrecciano per ricostruire insieme il rapporto con il cibo e il corpo, libero dalle pressioni del mondo.