Laboratori

I laboratori sono uno spazio di cura nel suo senso più antico e autentico: dal latino coera, uno guardo di premura, preoccupazione, attenzione verso ciò che è di valore per noi.

Qui lavoriamo insieme a te persona - che tu sia paziente, professionista o semplice anima in viaggio - per prenderti cura delle storie che ti porti dentro, del tuo modo di vedere il mondo e di vederti nel mondo. In particolare nel cibo e nel corpo

Per riscrivere i filtri con cui guardi a te, al mondo, all'Altro. E trovare piano piano la tua voce nel rumore del mondo.

Sono percorsi che guidano la persona a leggere di sé attraverso le pagine dei libri, del proprio mondo interiore e di ciò che la circonda. Un libro non è mai solo un libro, ma diventa molto di più: specchio, risonanza, emozioni, sensazioni, passato, presente, sogni e futuro. E attraverso pratiche che fanno tornare al presente nel qui e ora: mindfulness, creatività, scrittura, disegno, musica...

ti accolgo nei miei laboratori
Percorso guidato "Corpo libero" per professionistə

Laboratorio di lettura "Corpo libero"

Il percorso di lettura consapevole per esplorare insieme il tema del corpo femminile. Il nostro corpo e il corpo sociale. il corpo che sente e prova. il corpo libero e in gabbia. il corpo grande e piccolo. il corpo, in ogni sua sfumatura di blu profondo.

DURATA: 6 MESI
PROSSIMO INIZIO: NOVEMBRE 2024
COSTO: 320 EURO

laboratorio corpo libero
Consulenza professionale dietista nutrizione
Essere abbastanza

Laboratorio di lettura "Rifugio"

Il percorso di lettura consapevole per esplorare insieme il tema della fiducia. Verso gli altri e verso sé. Per riscrivere le storie che abbiamo raccolto nella vita, uscire da uno sguardo pieno di pregiudizi e filtri, coltivare apertura e compassione.

DURATA: 6 MESI
PROSSIMO INIZIO: DICEMBRE 2024

COSTO: 320 EURO

laboratorio rifugio
Come riconoscere i segnali di fame e sazietà
In ogni sapore, ricordi

Laboratorio di lettura "Sapore di casa"

Il percorso di lettura consapevole per esplorare insieme il tema del cibo. Andare oltre calorie e nutrienti, riscoprire aromi e sapori. Il cibo raccontato come esperienza, emozioni, ricordi e memorie. Un laboratorio con quel sapore di campagna inglese, brezza del mattino, tea caldo tra le mani.

DURATA: 6 MESI
PROSSIMO INIZIO: MARZO 2025

COSTO: 320 EURO

laboratorio sapore di casa
Il percorso di Giada Fierabracci
Attraverso i suoi occhi

Laboratorio di lettura "Sguardi"

Il percorso di lettura consapevole per esplorare insieme il tema del giudizio. Verso il mondo e verso di sé. Per riscrivere le storie che abbiamo raccolto nella vita, uscire da uno sguardo rigido, coltivare complessità e compassione.

DURATA: 6 MESI
PROSSIMO INIZIO: APRILE 2025

COSTO: 320 EURO

laboratorio sguardi

“C’era una volta…” 
Una nuova storia sta nascendo.

Questa è la fiaba di una mappa trovata nel cassetto dei sogni perduti. Quello che hai riempito di stelle cadenti e ali da fata quando eri piccola. Una piccola anteprima del viaggio che ho immaginato per te, nei laboratori di lettura consapevole.

Questa storia ha bisogno di un finale, ma quello non sta a me immaginarlo e dipingerlo. Quello è un dono tutto tuo.

Capitolo 1. Sguardi.

Eri nata in un giorno speciale, in cui l’aria sapeva di speranza e il cielo brillava di vita. C’era qualcosa di magico in te: forse il modo in cui sorridevi alle farfalle, forse quello in cui parlavi alle margherite. Però più gli anni passavano, più incominciavi a capire che non stava bene arrampicarsi sugli alberi e passare le giornate sdraiata tra le tue amate margherite, a disegnare con le nuvole. Non più.

Così sei cresciuta.

Eppure la te bambina è rimasta chiusa in un armadio, uno speciale di quelli che ricordano le stanze segrete di Narnia e di Harry Potter. E un giorno ha deciso che era arrivato il momento di uscire da quell'armadio, di ritrovare le tue margherite e le tue farfalle. Così hai aperto l’anta un po’ scricchiolante e ti sei ritrovata in una foresta in pieno autunno.

Camminando tra gli alberi color cannella e correndo tra le foglie scricchiolanti, hai iniziato a notare delle cose speciali in quella parte di bosco. Ti senti come osservata, quasi che la natura fosse dotata di occhi e ti seguisse ad ogni passo. Ti senti insicura e… sbagliata? E continuando a camminare sei arrivata ad una radura, al cui centro erge una grande armatura. Sembra così forte, indistruttibile, rassicurante.

La voglia di rannicchiarsi al suo interno e nascondersi dal mondo è tanta ma, dopo averla accarezzata per un po’, decidi di lasciarla alle tue spalle e proseguire il tuo viaggio.

Continua…

 

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Capitolo 2. Corpo libero.

Più continui a camminare attraverso il bosco, più inizi a sentire una brezza pungente sul viso. Le foglie scricchiolanti lasciano piano piano il passo ad un sottile manto di neve candida. L’aria si fa sempre più fredda.

E così ti trovi a passeggiare in una foresta che sembra incantata: la luce crea riflessi danzanti sui rami degli alberi, ogni tanto qualche fiocco di neve si adagia sulla punta del naso e tu cerchi di raggiungerlo per sentire che sapore ha la neve fresca, appena scesa dal cielo.

Solo dopo un po’, inizi a notare che quegli scintillii non sono dovuti solo alla neve. Appesi qua e là, quasi fossero palline di Natale, ci sono tanti specchi dalle forme più varie. Alcuni piccoli e altri grandi, alcuni tondi e altri quadrati, alcuni che sembrano dei semplici pezzi di vetro e altri con le cornici più belle che tu abbia mai visto.

Più la te bambina vede parti di sé in quegli specchi, più il passo inizia a rallentare.

Ti eri dimenticata della forma del tuo naso, e non ricordavi nemmeno quello spazietto tra i tuoi denti. E poi, davvero i tuoi capelli sono sempre stati così?

Continui a rallentare fino a fermarti. Vorresti solo rannicchiarti, chiudere gli occhi e vedere la tua immagine sparire da quegli specchi. E per un po’ rimani proprio così, abbracciando le gambe al petto più forte che puoi e lasciando che le lacrime scendano.

Poi però inizi a ricordarti che anche la nonna, quella che preparava la torta al limone più buona del mondo, aveva lo stesso naso. E la mamma, che profuma di vaniglia e biscotti, ha lo stesso sorriso. E i capelli… quanto ti sei divertita a riempirli di margherite nel prato dietro casa.

Così piano piano ti rialzi e riprendi il tuo viaggio.

Continua…

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Capitolo 3. Rifugio.

Stai camminando ormai da tanto nella foresta.

La stanchezza inizia a farsi sentire, e il freddo pungente della neve non aiuta. Ma un lieve tepore inizia ad accarezzarti, e un profumo di fiori ed erba fresca riempie l’aria. La neve diventa sempre più rada, lasciando che una morbida erba verde chiaro si affacci qua e là.

Iniziano a comparire anche le prime margherite, oh quanto ti erano mancate. E sei sicura di sentire in lontananza il suono di un piccolo ruscello.

Così decidi di iniziare a cercarlo, per poterti riposare qualche minuto sulle sue sponde. Più cammini, però, più ti sembra di notare gli stessi alberi, le stesse rocce… Ti sembra di camminare in tondo. Sarà davvero così? O ti starai sbagliando? E se il ruscello non ci fosse, e ti fossi solo confusa? In fondo sei solo bambina… Inizi a chiederti perché hai iniziato questo viaggio: come hai potuto pensare che una semplice bambina, tanto normale come te, fosse in grado di avventurarsi per una foresta così grande. Di trovare la strada. Di fare le scelte giuste.

E’ primavera in questa parte della foresta e tra i rami si nascondono tanti piccoli nidi, che gli uccellini stanno preparando con cura. E sul ramo più basso di un’enorme quercia, scorgi un nido più grande degli altri. Ad un primo sguardo, potrebbe essere un giaciglio perfetto. E la mamma uccellina saprà di sicuro cosa fare. Lei sì che è un’esperta di questi boschi. Mica è una semplice bambina.

Ed è proprio in quell’istante che ti ricordi che la stessa sensazione, gli stessi pensieri, sono quelli che ti hanno portata a chiuderti in quell’armadio per tanto tempo. No, devi continuare. Vuoi continuare. Nonostante la paura, vuoi darti fiducia.

E un piccolo passo incerto alla volta, riprendi il suo viaggio.

Continua…

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Capitolo 4. Sapore di casa.

Il caldo sulla tua pelle si fa sempre più intenso.

Il sole brilla tra i rami degli alberi, creando dei giochi di luce che ti ricordano tanto le tue amate farfalle con il loro battito d’ali. Il profumo della foresta cambia: la freschezza delle margherite lascia spazio al profumo dell’estate, che ha un aroma tutto suo. Tu lo ricordi bene, per le tante estati passate dai tuoi amati nonni.

Camminando sull’erba color del grano, scorgi al centro di una grande radura un'albero carico di… mele? Arance? Solo avvicinandoti, ti accorgi che sono biscotti. Dei grandi biscotti al cioccolato come quelli che preparavi sempre con la mamma, quando fuori pioveva.

Lo stomaco inizia a brontolare, e a dirla tutta sentire la mamma un po’ più vicina in questo viaggio tanto difficile non ti dispiacerebbe.

Ma, mentre stai allungando la mano per cogliere quel biscotto che sporge dal ramo più basso, ti ricordi la frase della zia “Il cioccolato fa male, fa venire la pancia ancora più grande”. Quel giorno tu indossavi un vestito bellissimo, che ti faceva sentire una fata dei boschi, con tutti quei brillantini e la gonna svolazzante. Ma dopo quella frase della zia, non avevi più voluto indossarlo. E anche i biscotti della mamma non avevano più avuto lo stesso sapore.

Fai un respiro grande. Chiudi gli occhi. Ti allunghi più che riesci e stacchi il biscotto. Lo guardi, ne senti il profumo e il calore. E dai il primo morso.

In un attimo tutti i pomeriggi trascorsi con la mamma ad immergere le mani nell’impasto ti tornano alla mente. I sorrisi, i pasticci, il naso contro il vetro del forno per l’impazienza. Gli occhi si fanno lucidi e il cuore pieno d’amore.

Così riprendi il tuo cammino verso la fine della foresta.

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Una lettera, da me per te

Una newsletter da leggere con un tea caldo, al risveglio, come ultima coccola della settimana per ritrovare un rapporto nel cibo e nel corpo sempre più consapevole, sereno, libero.

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Sono Giada, dietista non prescrittiva con due anime: una da scienziata e una più umanistica. Nel lavoro queste due metà si intrecciano per ricostruire insieme il rapporto con il cibo e il corpo, libero dalle pressioni del mondo.

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