Quelle voci stancanti del giudice interiore nel cibo e nel corpo

"Il modo in cui parliamo a noi stessi diventa la casa in cui abitiamo." - Rupi Kaur

Hai mai fatto caso a come ti parli quando mangi o passi davanti ad uno specchio? Se la voce nella tua testa fosse una persona reale della tua vita, vorresti passarci del tempo insieme?

Molte persone convivono con un' infinità di voci nella testa così critiche... soprattutto quando si tratta di cibo e corpo. Ma cosa succederebbe se invece di ascoltare solo il giudice interiore, potessimo piano piano rispondere con più gentilezza?


Cos'è il giudice interiore e da dove nasce?

Il giudice interiore è quella parte di noi che commenta, critica e impone regole. Nella mindfulness, è visto come un pensiero automatico e molto rumoroso, spesso fatto nostro da esperienze passate, dall’educazione ricevuta, dai messaggi culturali del mondo là fuori.

Fin da piccolə, siamo espostə a pensieri continui su cosa sia un “corpo accettabile” o una “buona alimentazione”. Frasi come "Se mangi troppo ingrassi", "Devi finire tutto nel piatto", "I dolci fanno male", entrano nella nostra mente e, con il tempo, diventano la voce del giudice interiore.

Il problema? Questa voce raramente ci aiuta davvero e nel tempo ci fa stare meglio. Più spesso, ci fa sentire in colpa e ci allontana da un rapporto sereno con il cibo e il corpo.


Il giudice interiore nel cibo.

Immagina di avere Gordon Ramsay nella tua testa mentre mangi: ti analizza, giudica ogni boccone, commenta se hai “esagerato” o se hai scelto il “cibo sbagliato”. Sembra esagerato, ma è proprio quello che fa il giudice interiore nelle nostre teste.

  • "Ho mangiato troppo, che disastro."
  • "Dovevo scegliere l’insalata invece della pizza."
  • "Se mangio questo dolce, rovino tutto."

Questi pensieri trasformano il cibo in una questione morale, come se esistesse un modo “giusto” e uno “sbagliato” di mangiare, ma soprattutto come se in base a ciò che mangiamo siamo delle persone migliori, più di valore, meritevoli.

Essere consapevoli di cosa ci fa stare bene è utile, ma c’è una differenza tra notare una sensazione ("Sento lo stomaco pesante dopo questo pasto") e giudicarsi ("Non dovevo mangiare così").


Il giudice interiore nel corpo.

"Ogni corpo racconta una storia, ma troppo spesso cerchiamo di riscriverla per adattarla a una trama che non ci appartiene." - Glennon Doyle

Così come il giudice interiore critica il cibo, così fa con il corpo. Ti è mai capitato di guardarti allo specchio e vedere qualcosa di “sbagliato”? Non sempre il tuo corpo non è cambiato, anche se quando succede non è sbagliato o peggiore, ma il modo in cui lo guardi sì. Quello cambia ogni giorno.

Immagina di essere in una casa degli specchi: ogni specchio riflette un’immagine diversa. A volte ti senti meglio nel tuo corpo, altre volte lo stesso corpo sembra diverso, meno accettabile, più scomodo.


Qualche pratica mindful da cui iniziare.

Se il giudice interiore urla così forte, come possiamo abbassarne il volume?

La mindfulness, se risuona come strumento, ci lascia qualche spunto e pratica su questo, prova a partire da qui:

  • Ascolta con curiosità
    Il giudice interiore, per quanto sfidante, è una parte di noi e ci racconta qualcosa di prezioso: quali filtri ho fatto miei nel cibo? E nel corpo? Quali sono i miei valori? Cosa mi fa stare bene?. E invece di credere a ogni pensiero critico, prova a notarlo con curiosità: "Sto pensando che ho mangiato troppo. Da dove viene questa sensazione?"
  • Osserva senza identificarti
    Il giudice interiore non è l'unica voce nella nostra testa. Abbiamo una parte saggia, una emotiva, una logica, una bambina... Quando il giudice interiore saggia può essere prezioso ricordare che è solo uno degli abitanti della nostra mente.

  • Allarga l'esperienza
    Il giudice interiore starà con te ancora per un po', intanto può essere d'aiuto provare ad arricchire l'esperienza invece che ridurla solo alle sue critiche continue. Ad esempio, durante il pasto oltre alla voce del giudice interiore, cosa stai vivendo? Magari qualche altra voce sta parlando, oppure senti anche il sapore e il profumo del piatto, o vedi il cielo fuori dalla finestra, o stai parlando con un'amica.

Se vuoi sperimentare di più con la mindfulness nel cibo e nel corpo, questo dono racchiude pratiche tra mindfulness ed Intuitive Eating, ed è pensata per aiutarti a rallentare e riconnetterti al tuo corpo e al cibo con gentilezza e consapevolezza, lontano dal rumore esterno e dal giudice interiore. 

 

Infine, per andare più in profondità nelle storie su cibo e corpo che ti porti dentro, sbircia i laboratori di lettura consapevole.

Nei laboratori di lettura consapevole lavoriamo insieme a te persona - che tu sia paziente, professionista o semplice anima in viaggio perché non sono uno spazio terapeutico/clinico ma di consapevolezza- per prenderti cura delle storie che ti porti dentro, del tuo modo di vedere il mondo e di vederti nel mondo. In particolare nel cibo e nel corpo

Per riscrivere i filtri con cui guardi a te, al mondo, all'Altro. E trovare piano piano la tua voce nel rumore del mondo.

Sono percorsi che guidano la persona a leggere di sé attraverso le pagine dei libri, del proprio mondo interiore e di ciò che la circonda. Un libro non è mai solo un libro, ma diventa molto di più: specchio, risonanza, emozioni, sensazioni, passato, presente, sogni e futuro. E attraverso pratiche che fanno tornare al presente nel qui e ora: mindfulness, creatività, scrittura, disegno, musica...

Che bello averti qui

Sono Giada Fierabracci, dietista non prescrittiva con due anime: una da scienziata e una più umanistica. Nel lavoro queste due metà si intrecciano per ricostruire insieme il rapporto con il cibo e il corpo, libero dalle pressioni del mondo. Da qualche anno lavoro come libera professionista, per lo più online, con al fianco la mia assistente a quattro zampe Ellie

Chi sono

Vuoi fare un passo in più?

Ho preparato una raccolta di doni per te, dedicati al tuo rapporto con il cibo e il corpo. Che tu sia paziente o professionista, troverai nuovi sguardi e aiuti. Tra lezioni, pratiche guidate, romanzi e poesie... riscriveremo insieme la sfera del cibo e del corpo. Nel tuo mondo personale o professionale.

sbircia i doni

Post correlati

Il giudizio esterno, in cibo e corpo, che brucia sulla pelle

“Gli altri non ti capiscono mai, né ti vedono davvero.” Queste parole, da L'altra verità di Alda Merini, raccontano qualcosa che moltə di noi vivono ogni giorno: l’esperienza del giudizio esterno, che non solo spesso non riflette chi siamo davvero, ma può anche influire profondamente sul nostro modo di vederci e viverci. In un mondo […]

Leggi il post
Corpo grasso: cosa significa?

Il corpo grasso è spesso un tema che suscita opinioni contrastanti, e troppo spesso è associato a pregiudizi, malintesi o stereotipi. Come professionistə che lavorano con il corpo e la salute, è fondamentale capire cosa realmente significhi "corpo grasso" e come la società e la medicina influenzano il modo in cui percepiamo e trattiamo questo […]

Leggi il post
come sulla pelle - una lettera dedicata alle storie che ci portiamo dentro su cibo e corpo - come sulla pelle - una lettera dedicata alle storie che ci portiamo dentro su cibo e corpo - Un tea insieme. Parole su cibo e corpo

"Come sulla pelle", una lettera sulle storie che ci guidano nel lavoro di cura, e nel rapporto con il cibo e il corpo.

Due volte al mese, una lettera per te. Storie, strumenti, casi clinici, letture per chi lavora nella cura e vuole farlo in modo più consapevole, sicuro, non prescrittivo.

Partiamo dalle narrazioni: quelle che ci portiamo dentro, quelle che attraversano il nostro lavoro, quelle che trasformano il modo in cui vediamo il cibo, il corpo e la salute.

Hillman dice: "Le parole sono come cuscini: quando sono disposte nel modo giusto alleviano il dolore." Questa newsletter è uno spazio di pensiero e confronto, per costruire una pratica professionale più libera e allineata ai tuoi valori.

Vuoi prenderti questi momenti, insieme?

Una lettera, da me per te

Una newsletter da leggere con un tea caldo, al risveglio, come ultima coccola della settimana per ritrovare un rapporto nel cibo e nel corpo sempre più consapevole, sereno, libero.

iscriviti alla newsletter

Sono Giada, dietista non prescrittiva con due anime: una da scienziata e una più umanistica. Nel lavoro queste due metà si intrecciano per ricostruire insieme il rapporto con il cibo e il corpo, libero dalle pressioni del mondo.

info@giadafierabracci.com
© 2025 Giada Fierabracci - Dietista Nutrizionista Online | Ordine TSRM PSTRP n.81 | PIVA 01942600493
Privacy Policy & Notice | Aggiorna preferenze cookie | Termini e condizioni
Web design Miel Café Design | Foto Giui e Deerspensa | Brand identity Giulia Son | SEO La Scribacchina
bubblemagnifiercrossmenuchevron-down